La natura missionaria della Chiesa |
Scritto da Don Raffaele |
II Vaticano II ha messo in rilievo il carattere fondamentale della missione affidata alla Chiesa dal suo Signore. Poiché confessa che «Cristo è la luce delle genti», la Chiesa «ardentemente desidera che la luce di Cristo, riflessa sul suo volto, illumini tutti gli uomini, annunziando il vangelo a ogni creatura» (LG 1). La Chiesa esiste per l’umanità alla quale è inviata e verso la quale è debitrice dell’annuncio del vangelo. Se dunque l’esperienza della comunione che viene dall’alto e si rende percepibile storicamente nella vita della comunità cristiana esprime una dimensione fondamentale del mistero della Chiesa, è altrettanto vero che la comunione è inseparabile dalla missione.
«La comunione genera comunione e si configura essenzialmente come comunione missionaria. Gesù infatti dice ai suoi discepoli: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15,16). La comunione e la missione sono profondamente congiunte tra di loro, si compenetrano e si implicano mutuamente, al punto che la comunione rappresenta la sorgente e insieme il frutto della missione: la comunione è missionaria e la missione è per la comunione» (ChL 32). |